2.IncastrispezzatismallNel maggio 2021 la pittrice Miriam Marafioti, nata a Certosa ma residente a torino, espone per la prima volta questi suoi lavori allo "Spazio Buho", uno spazio indipendente torinese.

Miriam ci parla del suo dipingere con in mente il Ponte, la tragedia e la memoria:

 

Un ponte collega un punto all’altro, unisce ciò che è separato, crea un dialogo tra gli elementi, funge da riparo. Un ponte che crolla non è più un ponte. Il 14 agosto 2018 l’ex Viadotto autostradale Morandi ha smesso di essere un ponte, portandosi via la vita di 43 persone.

 

 

A distanza di un anno e mezzo dalla tragedia, ho iniziato a lavorare alle immagini del crollo, violente Croceviatestimonianze di omicidio colposo e di un paesaggio spezzato. Ho capito fin da subito che le stesse fotografie, registrazioni della realtà degli eventi, bastassero a trasmettere tutta la violenza necessaria per raccontare ciò che è successo.

La curvaAttraverso l’accostamento delle immagini, indago i limiti e l’interazione tra la memoria collettiva, che comprende le fotografie che tutto il mondo ha visto, e la mia memoria personale di un luogo vissuto quotidianamente. Sono nata e cresciuta a Certosa, il quartiere periferico che si trova esattamente dopo il ponte. Come per migliaia di altre persone, il ponte ha, da sempre, tagliato a metà e allo stesso tempo costituito il paesaggio che ho visto più volte in vita mia, per poi essere prepotentemente sostituito da quella lacerazione indelebile. Il paesaggio, quando è vissuto, è plurale: l'accumularsi dei punti di vista ha il potere di tradurre visivamente l’insieme caotico delle immagini accogliendo la contraddizioni.

Studio di meteorite

Sfruttando diversi punti di vista e fasi di demolizione del ponte costruisco la struttura di composizione dell’immagine: ed è la sua stessa forma a imporsi come asse di congiunzione degli elementi del quadro. A differenza dalla realtà, l’enorme lacerazione di un ponte non ne annulla la propria funzione, poiché lo sguardo riesce a collegare ciò che è spezzato. “Crocevia” è un progetto in divenire.

Meteorite

L'accumulo di immagini che ho raccolto durante l’elaborazione del progetto, ha creato una fusione tra i frammenti visivi del mio passato e le testimonianze mediatiche che sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo. Tale sovrapposizione di immagini mi porta oggi a continuare a indagare i numerosi elementi visivi che caratterizzano il crollo del Ponte Morandi, analizzando la vicenda da diversi punti di vista.

Nel maggio 2021 ho esposto la prima parte del progetto a Torino, presso il collettivo artistico indipendente “Spazio Buho”.

Traccia

 

Miriam Marafioti nasce a Genova nel 1996, dove frequenta il liceo artistico N.Barabino. Nel 2019 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, frequentando la scuola di pittura di Adriano Bimbi con il quale, insieme al gruppo AULA 23, partecipa a varie esposizioni collettive e residenze d’artista in diverse località della Toscana: nel Casentino (Carda), in Versilia (Massarosa) e presso la fabbrica di scaffalature industriali ROSSS nel Mugello (Scarperia). Nel 2018 vince il primo posto ex aequo del concorso “Art Clash”, entrando a far parte della collezione permanente del Museo di Arte Contemporanea di Florina (Grecia) Nel 2019 si iscrive al biennio di pittura dell’Accademia Albertina di Torino.

A maggio del 2021 inaugura la sua prima personale “Crocevia” presso “Spazio Buho”, collettivo artistico indipendente torinese.

Vive e lavora a Torino

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